Di una fuga e di un gatto nero – Il Sottoscritto

chat-noir-drouot24 ottobre 1919
L’appartamento era piccolo e curato. Caldo.
A François piaceva il suono della matita che scorre sul legno levigato, leggera, separata dal piano soltanto da un sottile foglio bianco.
Il cielo grigio aveva cominciato a piangere lentamente, come spesso accadeva nell’ottobre di Parigi, e al delicato scorrere della matita si era aggiunto un ostinato picchiettare sui vetri della finestra. Continua a leggere